Borgo Macereto, un attimo di Fuga nell’inebriante bellezza. Ed è stato proprio “La Fuga” a portarmi qui, per una splendida e piacevolissima coincidenza.

Inizia con questa premessa l’articolo pubblicato sul magazine digitale Sparkling Life curato dalla frizzante Wine Writer, Sommelier e Digital Strategist Irina Mihailenko, che da diversi anni non solo si occupa di consulenze e comunicazione nel mondo di enogastronomia ma contribuisce con il suo lavoro a dare visibilità e supporto a tutte quelle attività che cercano di fare la differenza puntando sulla qualità e la genuinità del prodotto.

Di seguito un estratto riguardante la produzione vinicola della nostra Azienda, ma vi consigliamo di visitare il link in fondo alla pagina perché ne vale veramente la pena!

Grazie Irina ti aspettiamo alla prossima Fuga!

Doppiosenso, Bianco Toscana IGT. Lo abbiamo assaggiato in due annate: 2020 e 2019. Il 2020 che ancora dovrà ancora percorrere tutta la sua fase di affinamento e il 2019 è pronto per essere giudicato. Mi ha sorpreso. Per prima cosa per non la “invadenza” del Sauvignon Blanc, vitigno molto aromatico da sentori erbacei spiccati, e nonostante la sua presenza per circa metà in questo vino. I restanti vitigni Riesling, Incrocio Manzoni, Moscato e Viognier, insieme al Sauvignon creano un perfetto equilibrio sensoriale, sia al naso che al palato. Armonico, fresco, spicca sul floreale rispetta al fruttato, ovviamente un bel vegetale ma molto fresco. Affinato soltanto in acciaio. Non vedo l’ora di tornare per un fine settimana nello splendido Borgo, e sorseggiarlo sul bordo piscina.

La Fuga è un Chianti Rufina DOCG. Lo abbiamo degustato sia nell’annata 2018, dove ho ritrovato appieno il vino che assaggiai esattamente un anno fa, riscontrando una quasi impercettibile evoluzione (indice di un bel potenziale di affinamento), che nell’annata 2019: un vino che ha appena intrapreso il suo percorso nella sua piena bellezza giovanile.

La Fuga è Sangiovese in purezza affinato esclusivamente in acciaio. Niente da aggiungere e niente da togliere. Perfetto così com’è: succoso, ricche note di frutta “fresca”, franco, territoriale, espressivo ed elegante. Contornato da una splendida cornice: l’omonimo quadro di Francesco Nesi. “La sua etichetta rende omaggio alle opere di un pittore toscano che ben interpreta il connubio tra arte e vino, tra sogno e realtà, descrivendo gioiosamente la nostra terra e il nostro lavoro”.

La Musica. E’ una Riserva. Un’altra “faccia” del Sangiovese, del suo affinamento e della sua evoluzione. La musica incontra il legno che lo arricchisce di struttura, gli dona le note speziate del legno, che debbono ancora integrarsi senza prevalere su questo splendido vino: caldo, avvolgete, intenso ma incredibilmente franco. Una bellissima espressione del Sangiovese.

Incipit 2016, Rosso Toscana IGT, il primo vino di Borgo Macereto, il suo nome evoca il principio e l’inizio del tutto. Da vitigni Sangiovese e Gamay, proprio da quei vigneti recuperati all’inizio di questa splendida avventura enologica, questo è il vino che ha segnato il punto di partenza: vinicola e artistica. Non essendo ancora nata la collaborazione con Francesco, la veste dell’Incipit ha un’impronta artistica tutta sua.

Con il suo colore profondo, il palato complesso a avvolgente, sprigiona sentori non solo di frutta ma anche di cuoio e soprattutto spezie. L’Incipit trascorre un anno tra i barrique di primo e secondo passaggio, è un vino strutturato e longevo. Richiama i piatti più complessi come la selvaggina, dei quali la nostra cucina toscana regala un’infinita scelta da poter abbinare. Ma anche i formaggi stagionati e anche in questo caso il territorio sono incredibilmente ricchi di tradizioni ed eccellenze.

Potete leggere l’articolo completo a questo link: https://sparklinglife.it/borgo_macereto_tra_vino_e_arte/